Matteo Renzi a La Repubblica: "Salvini un predicatore di odio"
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Renzi torna alla carica: Salvini è un seminatore di odio, un predicatore di intolleranza

Matteo Renzi

L’intervista di Matteo Renzi ai microfoni de La Repubblica: Matteo Salvini non è un pericolo per la democrazia, è un seminatore d’odio, un predicatore di intolleranza.

Torna a parlare l’ex premier Matteo Renzi e lo fa dalle colonne de La Repubblica, dove ha parlato della posizione del Pd in vista delle ormai prossime elezioni europee (il calendario e le informazioni utili) e del ruolo di Matteo Salvini, definito un “seminatore di odio e un predicatore di intolleranza“.

Matteo Renzi: Salvini non è un pericolo per la democrazia, dirlo lo trasforma in un martire. Salvini è un seminatore di odio

In un passaggio della sua lunga intervista ai microfoni de La Repubblica Matteo Renzi ha commentato il lavoro e la figura di Matteo Salvini, duramente criticato per il suo comportamento e il suo pensiero.

“Salvini non è un pericolo per la democrazia. Dirlo lo trasforma in martire e ci porta a giocare la partita che lui vuole giocare. Salvini è qualcosa di diverso, forse persino di peggio: Salvini è un seminatore di odio, un predicatore di intolleranza.

Da decenni chi sta al Viminale tranquillizza gli italiani, oggi il ministro dell’Interno spende soldi della Lega su Facebook per pubblicizzare su target di minorenni video che sono finalizzati a inquietare gli italiani“.

Matteo Renzi
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Renzi sulle elezioni europee: Sarà un buon segnale per il centrosinistra

Matteo Renzi ha poi parlato delle prossime elezioni europee facendo il punto sulla situazione del Partito democratico a pochi giorni dal voto.

“Il Pd ha scelto una strategia di coinvolgimento e inclusione. Andremo peggio del 2014 ma meglio del 2018. E dunque questo sarà un segnale positivo per il centrosinistra”.

L’ex premier ha poi chiarito la sua posizione nei confronti del nuovo Pd di Nicola Zingaretti.

“La lealtà si pratica, non servono i giuramenti. Sono stato leale con Bersani, lo sono con Zingaretti. Quella lealtà che a me è stata negata dal fuoco amico di chi pur di distruggere me, percepito come intruso, ha dato fuoco alla casa comune”.

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ultimo aggiornamento: 13 Maggio 2019 9:28

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